Abbiamo disegnato e inciso una parte della superficie con una texture di natura rocciosa, dalla conformazione ibrida organica e geometrica. È così che immaginiamo potrebbe apparire un deserto privo di vita su un pianeta inospitale. Sull'altra faccia dell'uovo, il caos lascia spazio a una struttura ordinata di poligoni con richiami botanici, ma anche ispirati a strutture fotovoltaiche o turbine a vento.
Questo ideale giardino eolico rappresenta il compimento di un processo di terraformazione condotto da un'umanità più saggia e matura, capace di plasmare un ambiente alieno e desolato, ma con coscienza e responsabilità.